MANIFESTO per un nuovo ambientalismo

In questi ultimi decenni in Italia ha dominato un ambientalismo militante prevalentemente schierato a sinistra, che in nome di una pretesa difesa della natura ha costruito un monopolio sociale, culturale, tecnico-scientifico, economico, politico e istituzionale che troppo spesso si è trasformato in un mero serbatoio di voti.

Pur nelle diverse impostazioni e sfumature che caratterizzano i movimenti ambientalisti, gli stessi condividono alcuni tratti portanti di una cultura caratterizzata da un radicale atteggiamento moralista e ipocrita che vede nello sviluppo, nella produzione di ricchezza e nella crescita economica, il regno del male.

Ne è conseguito un concetto di ecosistema che ha riproposto in forma rovesciata il dualismo Uomo-Natura. Dall‘antropocentrismo storico siamo passati ad una forma di natural-centrismo, pur mantenendo la stessa antitesi tra i due elementi fondamentali: se nell’antropocentrismo la natura era un mezzo per soddisfare i bisogni umani, nella visione naturalcentrica l’uomo è stato privato della sua naturalità per essere inteso quasi esclusivamente come responsabile del degrado, dell’inquinamento e della distruzione degli ecosistemi naturali.

Un atteggiamento che ha visto nella libera impresa, nell’affermazione e nella pratica dello Stato liberale, qualche cosa di cui diffidare. Si tratta di una sconsiderata politica di vuota demagogia verde che ha attribuito al sistema produttivo nel suo complesso la responsabilità, senza appello, del degrado ambientale; una concezione dogmatica fondata sulla convinzione che “pubblico è meglio”.

Ma il divenire storico sta iniziando a far emergere un lento e faticoso processo di nuove sensibilità e idee che hanno il loro baricentro nelle società occidentali. Un vagito che si sta facendo voce articolata in cui si assiste ad una possibile transizione del paradigma del Prodotto interno lordo a quello del Benessere interno lordo. Una trasformazione innestata su una nuova visione ove viene superato il concetto chiave dello sviluppo sostenibile, sviluppo inteso quasi esclusivamente come la ricomposizione equilibrata del rapporto fra dimensione economica e l’ambiente genericamente inteso.

Assumere come nuovo modello di riferimento il criterio del Benessere interno lordo, comporta infatti una rimodulazione e ricomposizione della precedente formula dello sviluppo sostenibile. Richiede l’inserimento a tutti gli effetti della dimensione etica, sociale, valoriale, esistenziale delle concrete persone nel loro altrettanto concreto vivere quotidiano. Comporta ridare una nuova presenza e centralità alla persona in carne ed ossa, inserita nell’ambiente di vita quale intreccio della dimensione ambientale con quella antropica. Una felice sintesi, un insieme di elementi, interagenti e interdipendenti fra loro, da cui deriva una nuova cultura politica espressa dalla formula dellEco-umanesimo.

Questa pubblicazione è appunto un tentativo di spargere i primi semi di una nuova cultura e pratica ecologica per un eco-umanesimo poggiante su alcuni  principi: un ambientalismo liberale su basi rigorosamente scientifiche, un ripensamento dello sviluppo sostenibile in cui si coniughino il benessere della natura, il benessere sociale ed il benessere esistenziale in armonica convivenza fra di loro.

In questo quadro intendiamo recuperare un dialogo fra le diverse concezioni scientifiche inerenti questioni epocali come il riscaldamento globale, l’uso delle centrali nucleari di quarta generazione, la costruzione di nuovi termovalorizzatori, la mobilità elettrica, la vivibilità delle nostre città e tanti altri argomenti di interesse sociale. Il superamento di una posizione dogmatica e antiscientifica inerente l’editing del Genoma dischiude una nuova era rispetto a quella degli Ogm tradizionalmente intesa. Questo libro affronta una serie di capitali questioni ambientali conformemente ad alcuni criteri fondamentali: l’applicazione delle nuove tecnologie a vecchi problemi ecologici, la centralità della qualità delle vita umana intesa nella sua interezza, il concepire in modo nuovo l’ambiente come una opportunità di vita e di occupazione per i giovani .

Scheda Armando Editore

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