Viaggio alla scoperta dei borghi abbandonati più belli d’Italia

 

L‘Italia, si sa, è un paese ricco di testimonianze storiche, architettoniche e culturali.

Un territorio costellato da grandi e piccoli centri che racchiudono un intreccio affascinante e suggestivo offerte dalla nostra storia in cui si compongono, si fondono, s’intrecciano la presenza di variegate culture e civiltà che hanno lasciato la loro tangibile e percettibile presenza. Le presenze nel suolo italico di  fenici,  greci, , etruschi, longobardi, bizantini, normanni, francesi, spagnoli, saraceni, si sposano magicamente con la creatività architettonica, artistica, urbanistica, paesaggistica del  popolo italico. Il risultato di queste felice contaminazioni si manifestano in forme spettacolari in città come Roma, Firenze, Venezia, Siracusa, Agrigento e cosi via. Trovano una presenza più discreta ma non meno fascinosa in città minori come Pisa, Siena, Matera, Mantova, Verona. L’elenco potrebbe proseguire.

Vi sono poi una miriade di piccoli centri disseminati sul nostro territorio, come un mosaico bizantino. Una ricca composizione di piccoli scrigni di fisica storia molti dei quali sono sconosciuti dalla maggioranza degli italiani. Piccoli borghi avvolti  dal profumo del passato, vestiti con arte e compostezza, da diverse generazioni di, diverse sensibilità e culture, il cui risultato possiamo noi oggi percepire, toccare, respirare. Molti di questi borghi sono diventati famosi e sono meta di un turismo internazionale e nazionale . Preziose testimonianze di – giorni che furono- che trovano la solidificazione temporale in paesi come San Geminiano, Volterra in Toscana Gerace in Calabria, Norcia e Preci nelle Marche e tanti altri che offrono un tocco di bellezza scultorea e pittorica al nostro bel paese.

Fra questi piccoli gioielli storici sembrano nascondersi pudicamente, quasi a voler preservare la loro intimità, a non farsi penetrare dal presente, i borghi abbandonati, come se il tempo li avesse avvolti da un manto scuro o resi invisibili alle visive percezioni. Presenze del passato molti dei quali collocati in zone impervie e difficili da raggiungere. Altri incastonati in sublimi ambienti naturali sembrano voler nascondersi al  visitatore. Alcuni collocati a poche leghe da grandi città d’arte sono stati offuscati o marginalizzati dalla magnificenza e seduzione di queste stesse città storiche.

L’iniziativa – viaggio alla scoperta dei borghi abbandonati più belli d’Italia – si pone vari obiettivi : offrire una serie di località turistiche avvolti dalla nebbia del passato ma di stupefacente bellezza. Località che permettono d’esercitare un turismo lento, salubre, dove  natura , storia e cultura danzano fra loro. Luoghi dove, l’assenza di abitanti, il fisico silenzio, stimolano la fantasia a sgorgare arabeschi sonori e chiassosi di passati reali o fantasticati. Piccoli borghi dove il suono del camminare si estende come campane che richiamano in vita chi in quel borgo è nato, ha vissuto è morto. Vi è infine l’intento più significativo che cerchiamo di perseguire: quello di ridare una discreta presenza a questi luoghi, recuperandoli e valorizzandoli, rivestendoli di quel manto di vita i cui sussurri scorrono ancora in esse.

In questo duro periodo storico che sta modificando costumi, valori, sensibilità e modi di vivere il turismo, siamo convinti che questa iniziativa possa essere un contributo positivo e costruttivo per offrire nuove possibilità d’essere ma, soprattutto, di ritrovare quell’anima antica che sembra essersi smarrita.

Silvano Vinceti

guest
0 Commenti
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti